Domenico Diele

Ma chi è questo ragazzo dalla vita ormai distrutta?
Figurarsi che stasera in carcere ha rifiutato il dolce di Iginio Massari.

Io mi son chiesta subito chi fosse. All’inizio ho pensato di non saperlo perché non guardo la televisione e lo dico con una punta di amarezza che magari qualche film mi piacerebbe vederlo ma ho sempre lasciato il telecomando agli altri e non posso stare troppo seduta.
So di dare un dispiacere a quelli che si aspettavano la frase alla moda “non guardo la tv perché nessuno deve dirmi come pensare male ci penso da solo!”, mi spiace proprio tanto deludervi.

Ora so che fra me e Domenico esiste una sola differenza: io non ho ucciso nessuno. Non ho nemmeno la patente. Soffro di mio abbastanza in silenzio. Ad esempio ora sento la schiena come bruciare e qualcuno sta giocando a tira e molla con il mio midollo.

A me pare chiaro che ci troviamo di fronte a un caso semplice. È vero che forse Domenico è un nessuno come tutti noi ma è altrettanto vero che la tizia che è morta valeva meno di lui.
Alcuni si chiedono cosa ci facesse Diele a piede libero che la patente gliel’avevano stracciata. Boh. Ciò che conta è che su Repubblica si dice sia disperato e molto pentito. Ha recitato anche in un film di Moretti. Diele è di sinistra. Se non te la tiri non puoi essere di sinistra perché sostanzialmente stai a destra e per tornare nella posizione giusta (te la) devi tirare. Quindi un po’ ti muovi per il mondo con la spocchia di chi sa di essere nel giusto e se uno si mette in mezzo alla tua strada, beh, a volte i sacrifici servono per raggiungere vette più alte.

Possiamo forse pensare sia giusto per un misero mistake che un ragazzo così di talento si faccia la galera? Diele ora è famoso come Ariana Grande per una cosa brutta ma non importa. A Ottobre esce l’album di Liam Gallagher.

Io me lo immagino adesso sdraiato (ho scritto il post tra ieri notte, adesso, e oggi) su una branda spoglia sotto le lenzuola Zucchi a piangere perché si è pentito di non aver mangiato quel dolce di Iginio ma ora non si può più chiederlo al secondino!

Troppo cinismo? E allora come la mettiamo che un giovane promettente ragazzo debba metter termine alla propria carriera a causa di una donna di 48 anni di cui non si conosce nemmeno il nome ed era depressa e aveva 48 anni, l’ho già detto?
Va bene, il cinismo non è giusto, abita lo spirito dei tre quarti del mondo che son permalosi e non va a loro che li sfotti, chiedo venia e cambio toni.

C’è una super curiosità su questo caso. Oltre il fatto del braccialetto che non c’è perché Domenico lo voleva verde e allora l’hanno tenuto un’ora in più ma il braccialetto sarà disponibile solo fra un giorno quando il nostro si troverà già in messico ad attendere la proscrizione. [Ironicamente: proscrizione = esilio 😊]. Ma qual è la curiosità più interessante: sul luogo del misfatto è giunto del tutto casualmente un partecipante di un grande fratello di cui adesso non ricordo nemmeno il nome. È stato lui anche a farsi intervistare e a parlare della disperazione di Domenico. La prima tappa della beatificazione è appunto il pentimento che se anche uccidi il prete sul letto di morte e poco prima di spirare urli MI DISPIACE SONO PENTITO vai in paradiso. Quindi tranqui. POI NON SI PUÒ SCHERZARE!!!!!!

Sai Domenico anch’io faccio parte di quelli, l’ho scoperto il giorno del test a Brera, che i genitori han dato loro un nome che poi la sigla è DD nel tuo caso CC nel mio che faranno gli artisti. I pazzi della famiglia. Ti capisco. E ti invio un sincero abbraccio. Sii coraggioso.