Yep

Ricordi il tuo libro preferito dell’infanzia?

Era un libricino minuscolo che si chiamava “il signor ficcanaso”. Sviluppai per esso una vera e propria forma maniacale quando i miei si separarono e con mia madre ci trasferimmo in città, in un appartamento di quelli con le mura di cartapesta anni 70, abuso e risparmio edilizio, pensati apposta per la selezione naturale del popolino. Nessuno si faceva gli affari suoi in quel posto, nello specifico c’era un tizio, l’inquilino del piano di sopra, che continuava a perseguitarci: “poverini, vi manca la figura paterna, ci penso io” -_-; vedevo nel protagonista, un signore dal naso lunghissimo che partiva dalla prima paginetta fino, ovviamente, all’ultima, la figura di questo spaccamaroni insopportabile. Ero così spaventata senza mio padre, ero cresciuta nella convinzione che solo un uomo potesse proteggere la propria famiglia e quella figura mi terrorizzava portandomi a sviluppare appunto quella forma di strana maniacalità di leggere, leggere e rileggere e rileggere quel bellissimo libricino che poi mia madre mi sequestrò e non vidi mai più.

2 pensieri su “Yep

  1. ficca naso,
    ficca oggi,
    ficca domani,
    te credo che se sarà allungato fino alla fine (del libro)
    il naso
    altro che il vecchio che lo ficcava nel mare
    porello, però era felice fino alla fine (la sua)

    "Mi piace"

Lascia un commento